Culture a confronto

HALLOWEEN E DIWALI: DUE FESTE, DUE CULTURE A CONFRONTO

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Tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre avvengono due feste speciali, rappresentative di due culture differenti: Halloween e Diwali.

Halloween, famosa in tutto il mondo, è una celebrazione di origine celtica dai toni macabri (31 ottobre); Diwali è una delle più importanti feste indiane, chiamata anche “festa delle luci”, dallo stile più lieto (quest’anno si è celebrata il 7 novembre).

Entrambe queste culture affrontano il soprannaturale con modalità differenti e danno potere al “bene” e al “male” con energie dissimili.

Halloween e il travestimento: per giocare a essere qualcun altro

Una delle cose più divertenti di Halloween è senza dubbio il travestimento.

Fin da quando eravamo bambini, uno dei giochi più amati era proprio mascherarsi e assumere le sembianze di qualcun altro.
Poco importava da “cosa o chi” ti travestivi, perché era bello anche solo indossare una maschera e diventare così un personaggio dei cartoni animati o dei fumetti.

Dopo il Carnevale, Halloween è senza dubbio la seconda occasione per mascherarsi ed è una festa molto seguita da noi italiani, che la celebriamo già da un po’ di anni.

Halloween e il capodanno celtico

Molto popolare negli Stati Uniti e in Inghilterra, questa particolare ricorrenza è diventata famosa anche in altri paesi, incluso appunto il nostro.
Il clou ha luogo nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre, con il tipico rito del “dolcetto o scherzetto”, a cui prendono parte anche gli adulti.

Halloween ha però origini anglosassoni: i Celti celebravano il nuovo anno il primo giorno di novembre.
Il Capodanno celtico, chiamato “Samhain” deriva da un termine irlandese antico “samuin” che segnava la fine dell’estate.

Questa tradizione celtica rappresenta un rito di passaggio, in cui il mondo dei vivi e quello dei morti entrano in contatto; per questo motivo, in quest’occasione, si onora anche chi non è più tra noi.

Anche il fatto di mascherarsi ha a che vedere con la tradizione dei Celti; i travestimenti servivano ad allontanare gli spiriti malvagi e a ingraziarsi quelli buoni.
Da festa di carattere più spirituale, è diventata però una celebrazione più superficiale e commerciale.

Sono stati i cristiani a istituire la festa dei defunti il 2 novembre, il giorno dopo Ognissanti; Halloween deriva infatti da “All Hallow’s Eve” (vigilia di Ognissanti).
Bisognerà attendere il XIX secolo perché gli irlandesi, emigrati in territorio americano, portino le loro tradizioni negli Stati Uniti e facciano conoscere questa festa.

Diwali: una “contro festa” di Halloween e una festa per lo spirito

Il Diwali, come accennato all’inizio del post, è una delle più famose celebrazioni induiste. A seconda del ciclo lunare, il periodo di festa può essere o in ottobre, o in novembre.

A differenza di Halloween, la festa di Diwali (o festa delle luci) dura per cinque giorni; le celebrazioni principali avvengono però il terzo giorno.
Durante queste giornate si onora la vittoria del bene sul male e della luce sull’oscurità.

Vista da un punto di vista intimistico, questa celebrazione è anche occasione per cercare di allontanare i propri “demoni interni” e far brillare la “luce interiore” che è insita in ognuno di noi.

Le mille luci del Diwali

Caratteristica principale del festival è l’accensione di moltissime luci; la parola Diwali significa “fila di luci” (deriva dalla lingua sanscrita).
Le luci diffuse da candele e lampade di argilla sono le protagoniste della festa e illuminano le case, le piazze e i negozi delle città indiane.

Trovo molto affascinante come certi popoli vivano i diversi aspetti della quotidianità, in particolar modo quando si tratta del rapporto con sé stessi o il mondo “altro”.

A seconda di dove vivono, gli induisti considerano il Diwali in maniera diversa.
Un filo rosso unisce tutti: la vittoria del bene sul male.

Con il passare del tempo, la festa è diventata occasione di rinnovamento profondo non solo per gli Indù, ma anche per i Jainisti, i Buddhisti e i Sikh.
Data l’importanza e il valore spirituale di questa celebrazione, Diwali si è esteso in tutto l’Oriente e nei paesi dove sono numerose le comunità indiane: Inghilterra, America, Canada, Sud Africa.
In Italia il Diwali viene festeggiato in molte città, tra cui Torino.

Possiamo appartenere a culture molto “distanti” tra loro, ma la maggior parte delle esperienze terrene sono molto simili.
Le emozioni e i nostri pensieri ci rendono più vicini di quanto crediamo e siamo ognuno lo “specchio” dell’altro.

Credo che ci sia qualcosa di magico in questo, non trovate?

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